e come non dedicarti un post piccolina...e' in arrivo la nostra bimba,naima! che emozione vederla che si muoveva tutta,le labbra della boccuccia mentre avvicinava il dito alla bocca,e chiaramente quel pajaccio di un dottore che ci ha preso in giro tutto il tempo ha detto che si stava scapperando(ha preso tutto dal papa' : ) dire felici,e' troppo poco,emozionati senza parole...la zia iaia aveva anticipato giusto!
ogni tanto inizia a farsi sentire,ho come la sensazione di avere delle bolle nella pancia....
anche lei entrera' senza saperlo nella casetta nuova....siiiiii ce l'abbiamo fatta finalmente da settimana prossima se tutto va bene col trasloco saremo in via gassman 3...non vedo l'ora
ovviamente sabato sera festa di inaugurazione anche con diego......
giovedì 18 novembre 2010
venerdì 1 ottobre 2010
almost one year later...a big new is coming!
si sono dinuovo qui,e dove se no?quale posto migliore per parlare di noi,di me. si in effetti ultimamente il punto di vista e stato molto il mio, ma che dire amo molto comunicare attraverso la scrittura soprattutto quando mi mancano le parole per farlo...come potevo non scriverlo che tra poco saremo in 3,questo blog sara' anche tuo...dire che siamo felici mi sembra troppo poco, e' difficile descrivere queste sensazioni,questo desiderio fortissimo comune,hey ti stiamo aspettando!!!!!!!!
mercoledì 16 giugno 2010
piove,piove governo ladro!
piove ed oggi il suo rumore non mi disturba affatto,anzi..ci lasciamo coccolare dal tintinnio delle gocce,coperti,coccolati in un abbraccio caldo. di nuovo a casa. abbiamo camminato vagato per un pezzo di strada o forse eravamo fermi,il tempo e o spazio non mi bastano più per descrivere quello che ho vissuto in questi mesi...ma questo non importa,l'importante è che siamo noi. e noi c'eravamo.aggrappati disperatamente a noi,mano nella mano mentre la bufera intorno sconvolgeva tutte le carte in tavola..si a volte e buffo pensare come una stessa realtà possa apparire cosi differente,come fai a spiegare a chi ti sta attorno e che vede la tua vita perfettamente in ordine che invece c'è un gran caos attorno...non è semplice,ti senti solo,lontano dalla realtà,eppure tu sei li e quella e la realta che stai vivendo e allora che cambia?qual è il problema?
il problema a volte e dirselo.riconoscere che c'è qualcosa che non va,e cercare una soluzione,almeno provarci anche quando il mondo intorno continua a dirti che va tutto bene e tu sei l'unica a non vederlo... a distanza di tempo le cose attorno a me non sono cambiate,sto cambiando io e il mio modo di vederle...ci vorrà ancora tempo,lo so e di questo finalmente sono serena,non si cambia dall'oggi al domani,bisogna continuamente provare e riprovare...
non voglio dire di più per ora basta,forse più avanti...
non posso fare a meno ora di parlare di gio,dei sui sogni e progetti che in parte s'intrecciano con i miei,la sua voglia di aprire un locale,la voglia di scrivere insieme il progetto,condividerlo,parlarne insieme...il desiderio di avere dei bimbi...la casa nuova che arriva dopo tante attese,la voglia di arredarla insieme,con cura..questi siamo noi,con speranze ed attese,voglia di stare inieme,di dire chi siamo...nostalgia di SF?da parte mia un po',vorrei tornarci,vivere nuovamente le stesse emozioni,lo stesso entusiasmo e voglia di esserci, ma forse non sarà lì..forse le rivivremo qui.lo spero,altrimenti,si riparteeeee!!
la moni
il problema a volte e dirselo.riconoscere che c'è qualcosa che non va,e cercare una soluzione,almeno provarci anche quando il mondo intorno continua a dirti che va tutto bene e tu sei l'unica a non vederlo... a distanza di tempo le cose attorno a me non sono cambiate,sto cambiando io e il mio modo di vederle...ci vorrà ancora tempo,lo so e di questo finalmente sono serena,non si cambia dall'oggi al domani,bisogna continuamente provare e riprovare...
non voglio dire di più per ora basta,forse più avanti...
non posso fare a meno ora di parlare di gio,dei sui sogni e progetti che in parte s'intrecciano con i miei,la sua voglia di aprire un locale,la voglia di scrivere insieme il progetto,condividerlo,parlarne insieme...il desiderio di avere dei bimbi...la casa nuova che arriva dopo tante attese,la voglia di arredarla insieme,con cura..questi siamo noi,con speranze ed attese,voglia di stare inieme,di dire chi siamo...nostalgia di SF?da parte mia un po',vorrei tornarci,vivere nuovamente le stesse emozioni,lo stesso entusiasmo e voglia di esserci, ma forse non sarà lì..forse le rivivremo qui.lo spero,altrimenti,si riparteeeee!!
la moni
martedì 23 marzo 2010
si riparte...
ogni momento è buono.non ci sono particolari situazioni da aspettare per decidere di voler cambiare e di farlo sul serio.non è facile soprattutto quando la situazione intorno non è del tutto favorevole...guardare in alto,guardare sopra ti permette di respirare,di uscire da una gabbia fatta di paure,insicurezze ,non ci vuole paticolare coraggio per decidere di aprire quella gabbia...a volte è solo la paura di uscire allo scoperto,di farci vedere per quello che siamo ,ma a che prezzo?basta il tempo passa,le cose non cambiano finche non scegliamo di farle cambiare...
che cosa mi ha portato fin qui?non di certo le grandi teorie,non di certo le grandi soluzioni o chi sapeva già come potevo uscire da quesa situazione guardandomi dall'esterno con aria di superiorità...no lo sguardo dall'alto non ha fatto altro che paralizzare i miei passi, ma l'amore. l'amore di mio marto,il suo sguardo,le sue parole a volte anche dure,il sorriso,l'abbraccio di una persona che senza saperlo in quel momento mi ha cambiato la giornata,queste sono le cose vere tutto il resto sono solo parole...mi convinco sempre di più che non esistono ideali,valori assoluti,non esisono cose giuste o sbagliate in assoluto..no ciò che ti fa camminare,sperare,sognare e che rimane è tutto quello che hai vissuto,costruito,è questo che ti tiene in vita,la tua voglia di vivere...
le cose belle,vere ritornano...mangiare sushi ricordando insieme ciò che si è vissuto,uno sguardo,un abbraccio da chi sa quello che stai vivendo e non dice nulla ma aspetta...una telefonata da chi ti vuole sentire e non aspetta altro,una chiaccherata seduti sul marciapiede della strada,una camminata al parco in compagnia di se stessi...questo è reale e questo rimane...questo mi permette di sognare ancora e di pensare che ci vuole solo tempo che le cose si cambiano,ma chi ti ama,ti ama e basta.scegliere di lasciarsi amare quando non si hanno le forze per farlo da soli,questo è il segreto?...
è iniziato un altro viaggio,un viaggio alla scopeta di me,attraverso anche gli occhi delle persone che mi conoscono e che senza saperlo mi aiutano a rimettere insieme i pezi di quel puzzle che ho deciso di rompere ma che ora ho bisogno di ricostruire e di vedere senza paura di una forma nuova,diversa,più mia...
che cosa mi ha portato fin qui?non di certo le grandi teorie,non di certo le grandi soluzioni o chi sapeva già come potevo uscire da quesa situazione guardandomi dall'esterno con aria di superiorità...no lo sguardo dall'alto non ha fatto altro che paralizzare i miei passi, ma l'amore. l'amore di mio marto,il suo sguardo,le sue parole a volte anche dure,il sorriso,l'abbraccio di una persona che senza saperlo in quel momento mi ha cambiato la giornata,queste sono le cose vere tutto il resto sono solo parole...mi convinco sempre di più che non esistono ideali,valori assoluti,non esisono cose giuste o sbagliate in assoluto..no ciò che ti fa camminare,sperare,sognare e che rimane è tutto quello che hai vissuto,costruito,è questo che ti tiene in vita,la tua voglia di vivere...
le cose belle,vere ritornano...mangiare sushi ricordando insieme ciò che si è vissuto,uno sguardo,un abbraccio da chi sa quello che stai vivendo e non dice nulla ma aspetta...una telefonata da chi ti vuole sentire e non aspetta altro,una chiaccherata seduti sul marciapiede della strada,una camminata al parco in compagnia di se stessi...questo è reale e questo rimane...questo mi permette di sognare ancora e di pensare che ci vuole solo tempo che le cose si cambiano,ma chi ti ama,ti ama e basta.scegliere di lasciarsi amare quando non si hanno le forze per farlo da soli,questo è il segreto?...
è iniziato un altro viaggio,un viaggio alla scopeta di me,attraverso anche gli occhi delle persone che mi conoscono e che senza saperlo mi aiutano a rimettere insieme i pezi di quel puzzle che ho deciso di rompere ma che ora ho bisogno di ricostruire e di vedere senza paura di una forma nuova,diversa,più mia...
sabato 23 gennaio 2010
MOOOOOOOONI SVEGLIA!
si forse e il caso di farlo,basta letargo. quanto tempo...evvabeh meglio tardi che mai...da dove inizio?non so il punto e questo: mi sono persaaaaa,mi sento come un mosaico i cui pezzi sono sparsi sul tavolo ...non ho ancora voglia di dargli forma,ho paura..ma il tempo passa,si non c'e fretta,ma che senso ha aspettare?non c'e nessun motivo,non e successo niente ...ho come l'impressione di indossare vestiti vecchi,stretti,infeltriti nei quali non voglio piu entrare,basta con le campane di vetro,preferisco sentirlo il freddo piuttosto che restare dentro una serra...beh a questo punto la riposta e semplice,perche non cambi vestiti?non sollevi la campana di vetro ed esci dalla serra?..si la risposta e li davanti a me,chiara,ma io non la voglio. quale forma verrebbe fuori dal mosaico,di certo qualcosa di freddo,arido,piatto,privo di energia..perche per quanto cerchi di cambiare forma ai pezzi,il colore in questo momento e quello.
ma oggi questo non mi basta piu e m'incazzo. voglio sentire quei colori,voglio ballare dinuovo come se fossi posseduta, da sola senza nessuno,lasciando senza risposte chi mi guarda o con pensieri del tipo fara' uso di ecstasi o cose simili..voglio impressionare ancora chi m'incontra solo con un sorriso senza aspettarmi nulla in cambio...voglio ancora correre per strade con la bici canticchiando "I know the place where we can carry on" a squarciagola,pedalando fortissimo anche sotto la pioggia...perche si,perche non so perche,voglio farlo.
sono stufa di domande,di aspettare,chi,che cosa?non mi piace chiedere quando non so che cosa voglio,voglio iniziare a metterlo io quel pezzo,mi fa schifo?non importa meglio metterlo. anzi devo metterlo...qualcuno disse non sei sola,e vero.c'e qualcuno che quel pezzo vorrebbe metterlo e per farlo grida da sotto le macerie di un palazzo...e c'e qualcunoche per aiutarlo darebbe la propria vita...non e una questione morale o di perbenismo,e la realta. e di fronte alla realta non posso chiudere gli occhi. questo e e si va. su questo non posso scegliere o decidere. posso scegliere e decidere su come vogliovivere oggi,adesso...le cose normali,quotidiane perche per qualcuno queste sono un miraggio,solo un sogno e io mi trovo a snobbarle,a desiderare altro...si posso permettermi di farlo ma questo non puo cancellare la realta dei fatti...quindi svegliaaa!! a partire da quello che hai,cosa posso fare?tutto cazzo!ma forse mi sono dimenticata ...ho perso il filo,si quella linea rossa...si sveglia moni!prendi i pezzi che ti servono e inizia di nuovo,continuaaaa..
da qui riparto,come dissi a qualcuno, senza paura,senza vergogna per i pezzi neri....voglio farlo e basta,fuori da quel bicchiere d'acqua nel quale un pochino in fondo sto bene,mi sento protetta,ingabbiata da sola,aspettando che qualcuno decida per me...e ora di credere di nuovo che e possibile,condividerlo con altri se c'e l'occasione se no no. basta scuse,giustificazioni,spiegazioni....let's gooooooooo!!!
hey come va?si come inizio mi piace.eccomi per raccontare un nuovo viaggio,quello iniziato un paio di mesetti fa...a Milano!beh l'impatto grigio,freddo,pesante della citta mi ha come tappato la bocca...mi sono sentita veramente piccola piccola...attrice di una storia che non conosco per nulla,o meglio non piu. la sceneggiatura mi fa schifo e a volte anche gli attori. io non ne parliamo, mi sento un'attrice alle prime armi,balbettante,timida,insicura...mi lancio per conoscere tutti alla prima prova ma poi la seconda volta me ne sto in disparte...aspetto che siano gli altri a dirmi quando tocca a me,asptto consigli su come dire la mia parte e se vedo entusiasmo nelle parole altrui lo faccio...mi sento inadeguata,lontana dalla messa in scena. si sono sul palco,ma appena posso evitare di stare li sopra mi siedo con gli spettatori...eh???che ci faccio li?
torno sul palco carica,mi butto con forzato entusiasmo e guardo giu,aspettando applausi e conferme...quando non arrivano mi capita di andare dietro al sipario e desiderare di non voler recitare piu..poi ci penso e dico,ma questo e tutto per me o forse prima ancora qualcuno mi vuole con lui su quel palco..
ed ecco perche ogni volta che sto con gio recito in pieno la mia parte,non cerco piu applausi,non ne ho bisogno...basta uno sguardo,un abbraccio,.... e mi sento a casa... mi capita anche con altre persone di cui mi basta solo sentire la voce,come un bambino che ricorda il suono della voce della mamma da quando era nella pancia...da qui riparto a costruire, lasciando alla fantasia via libera,come e quando improvvisare la mia parte...non voglio decidere prima il copione,non posso...la sceneggiatura e le parti cambiano continuamente.....voglio solo esserci.
e quando non me lo ricordo,ci sono gli occchi di qualcuno a ricordarmelo,gli occhi azzuri di chi si mette le lenti a contatto perche ha paura di farsi vedere com'e... o il sorriso timido e sorpreso di Joe,un incontro casuale sulla metro "where is the duomo?" hey finalmente l'Americano da due giorni a Milano,non mi sembrava vero...li ho recitato bene,devo proprio dirmelo!
si da qui riparto,con un ringraziamento particolare a tutti coloro che nel silenzio di ogni giorno continuano a recitare,e guardando loro che ho deciso di riprendere in mano la mia parte,ora.
questo e tutto per ora,voglio continuare a scrivere la mia parte,man mano che prende forma...intanto un abbraccio!
Moni
ma oggi questo non mi basta piu e m'incazzo. voglio sentire quei colori,voglio ballare dinuovo come se fossi posseduta, da sola senza nessuno,lasciando senza risposte chi mi guarda o con pensieri del tipo fara' uso di ecstasi o cose simili..voglio impressionare ancora chi m'incontra solo con un sorriso senza aspettarmi nulla in cambio...voglio ancora correre per strade con la bici canticchiando "I know the place where we can carry on" a squarciagola,pedalando fortissimo anche sotto la pioggia...perche si,perche non so perche,voglio farlo.
sono stufa di domande,di aspettare,chi,che cosa?non mi piace chiedere quando non so che cosa voglio,voglio iniziare a metterlo io quel pezzo,mi fa schifo?non importa meglio metterlo. anzi devo metterlo...qualcuno disse non sei sola,e vero.c'e qualcuno che quel pezzo vorrebbe metterlo e per farlo grida da sotto le macerie di un palazzo...e c'e qualcunoche per aiutarlo darebbe la propria vita...non e una questione morale o di perbenismo,e la realta. e di fronte alla realta non posso chiudere gli occhi. questo e e si va. su questo non posso scegliere o decidere. posso scegliere e decidere su come vogliovivere oggi,adesso...le cose normali,quotidiane perche per qualcuno queste sono un miraggio,solo un sogno e io mi trovo a snobbarle,a desiderare altro...si posso permettermi di farlo ma questo non puo cancellare la realta dei fatti...quindi svegliaaa!! a partire da quello che hai,cosa posso fare?tutto cazzo!ma forse mi sono dimenticata ...ho perso il filo,si quella linea rossa...si sveglia moni!prendi i pezzi che ti servono e inizia di nuovo,continuaaaa..
da qui riparto,come dissi a qualcuno, senza paura,senza vergogna per i pezzi neri....voglio farlo e basta,fuori da quel bicchiere d'acqua nel quale un pochino in fondo sto bene,mi sento protetta,ingabbiata da sola,aspettando che qualcuno decida per me...e ora di credere di nuovo che e possibile,condividerlo con altri se c'e l'occasione se no no. basta scuse,giustificazioni,spiegazioni....let's gooooooooo!!!
hey come va?si come inizio mi piace.eccomi per raccontare un nuovo viaggio,quello iniziato un paio di mesetti fa...a Milano!beh l'impatto grigio,freddo,pesante della citta mi ha come tappato la bocca...mi sono sentita veramente piccola piccola...attrice di una storia che non conosco per nulla,o meglio non piu. la sceneggiatura mi fa schifo e a volte anche gli attori. io non ne parliamo, mi sento un'attrice alle prime armi,balbettante,timida,insicura...mi lancio per conoscere tutti alla prima prova ma poi la seconda volta me ne sto in disparte...aspetto che siano gli altri a dirmi quando tocca a me,asptto consigli su come dire la mia parte e se vedo entusiasmo nelle parole altrui lo faccio...mi sento inadeguata,lontana dalla messa in scena. si sono sul palco,ma appena posso evitare di stare li sopra mi siedo con gli spettatori...eh???che ci faccio li?
torno sul palco carica,mi butto con forzato entusiasmo e guardo giu,aspettando applausi e conferme...quando non arrivano mi capita di andare dietro al sipario e desiderare di non voler recitare piu..poi ci penso e dico,ma questo e tutto per me o forse prima ancora qualcuno mi vuole con lui su quel palco..
ed ecco perche ogni volta che sto con gio recito in pieno la mia parte,non cerco piu applausi,non ne ho bisogno...basta uno sguardo,un abbraccio,.... e mi sento a casa... mi capita anche con altre persone di cui mi basta solo sentire la voce,come un bambino che ricorda il suono della voce della mamma da quando era nella pancia...da qui riparto a costruire, lasciando alla fantasia via libera,come e quando improvvisare la mia parte...non voglio decidere prima il copione,non posso...la sceneggiatura e le parti cambiano continuamente.....voglio solo esserci.
e quando non me lo ricordo,ci sono gli occchi di qualcuno a ricordarmelo,gli occhi azzuri di chi si mette le lenti a contatto perche ha paura di farsi vedere com'e... o il sorriso timido e sorpreso di Joe,un incontro casuale sulla metro "where is the duomo?" hey finalmente l'Americano da due giorni a Milano,non mi sembrava vero...li ho recitato bene,devo proprio dirmelo!
si da qui riparto,con un ringraziamento particolare a tutti coloro che nel silenzio di ogni giorno continuano a recitare,e guardando loro che ho deciso di riprendere in mano la mia parte,ora.
questo e tutto per ora,voglio continuare a scrivere la mia parte,man mano che prende forma...intanto un abbraccio!
Moni
giovedì 29 ottobre 2009
This is the end...or a new Beginning!?It's only up to us...
Consiglio la lettura sentendo la musica di questo video...il video non è importante,ascoltate..molto relaxing....
Già...pare proprio che stiamo arrivando agli sgoccioli,miei amati compagni di avventure..Tempo di pensieri,di "Tirare le somme",tempo di sorprendersi,di sospendersi...
Appena il mio aereo aveva toccato ballonzolando il caldo asfalto di San Francisco ho sentito la mia compagna di volo(una simpatica californiana della Napa valley) sussurrare "here we are,back to reality"...
...una frase che mi è rimasta impressa,perchè in quel momento avevo pensato a me stesso,dopo venti giorni di SF,atterrare nelle nebbie milanesi ripetendola...
Ognuno di noi ha la sua "reality",everyone has a place called home.
Per tutti noi il ritorno alla normalità,che sia da una grigliata fuori milano, da una bella vacanza o da un anno intero via ,è qualcosa che è facile vedere come un ritorno al grigiume,alla piattezza,alla fine dei giochi,a un "tornare con i piedi per terra"
...uè qui mica siamo a SF,la cicca della sigaretta cosa la butti nel cestino a fare,guarda a terra....uè togliti il berretto,sempre incollato alla testa che ti sei portato da San Francisco,mica è carnevale...eh magari in America ti sorrideranno per strada,provaci qui..o ti prendono per gay,o per pazzo...sveglia!
Bhe sapete che rispondo?
Già...pare proprio che stiamo arrivando agli sgoccioli,miei amati compagni di avventure..Tempo di pensieri,di "Tirare le somme",tempo di sorprendersi,di sospendersi...
Appena il mio aereo aveva toccato ballonzolando il caldo asfalto di San Francisco ho sentito la mia compagna di volo(una simpatica californiana della Napa valley) sussurrare "here we are,back to reality"...
...una frase che mi è rimasta impressa,perchè in quel momento avevo pensato a me stesso,dopo venti giorni di SF,atterrare nelle nebbie milanesi ripetendola...
Ognuno di noi ha la sua "reality",everyone has a place called home.
Per tutti noi il ritorno alla normalità,che sia da una grigliata fuori milano, da una bella vacanza o da un anno intero via ,è qualcosa che è facile vedere come un ritorno al grigiume,alla piattezza,alla fine dei giochi,a un "tornare con i piedi per terra"
...uè qui mica siamo a SF,la cicca della sigaretta cosa la butti nel cestino a fare,guarda a terra....uè togliti il berretto,sempre incollato alla testa che ti sei portato da San Francisco,mica è carnevale...eh magari in America ti sorrideranno per strada,provaci qui..o ti prendono per gay,o per pazzo...sveglia!
Bhe sapete che rispondo?
SVEGLIA TU!!!
Io adoro le metafore,se si è notato,e ne ho trovata una pure sta volta, che a mio parere calza perfettamente.
La chiamerei la Sunglasses Theory.
Ognuno di noi utilizza "un qualcosa" per difendersi dagli attacchi esterni,per garantirsi protezione,sicurezza....per sopravvivere insomma.
Questo "qualcosa" è il pregiudizio.
Grazie ad esso possiamo evitare di impazzire,riuscendo a catalogare e a raggruppare categorie di cose che ad analizzarle una ad una passeremmo una vita e mezzo.
Quindi,partendo dalla preistoria,ci si comincia a dire.."tutti i fuochi scottano,stai attento" ,"non mangiare la carne cruda,sbattila sul fuoco,muori meno prima"
...fino ai giorni nostri.....dove i pregiudizi ci servono più per catalogare differenti comportamenti e situazioni,che per situazioni di vita o di morte così abbiamo..."per un colloquio meglio giacca e cravatta","barba sfatta barbone,barba fatta bravo ragazzo","le bionde sono svampite","Ah i terroni","gli zingari sono tutti dei ladri" fino a una delle top ten che è "la vita è sostanzialmente una cacca" . Potrei continuare per una ulteriore vita a elencarne altri.
Riprendendo la mia "teoria",consideriamo i pregiudizi come tanti diversi possibili filtri che mettiamo a degli occhiali immaginari che ogni giorno decidiamo coscientemente (ma molte volte no) di indossare....
Il grande potere di questo strumento rivelerà anche un non indifferente lato oscuro.Cioè l'incapacità di vedere qualcosa di diverso.E il fatto di avere questi filtri confermerà senza remore ogni nostro possibile dubbio.Ad esempio....
Se indosso gli occhiali "zingari ladri" ...un giorno,due,un mese...me ne assuefo,ogni fatto che leggo ne è una conferma,ogni zingaro che incontro è un ladro pronto a mettermi le mani in tasca...e lo temo.o lo odio,che è comunque una forma di paura.
Quindi può capitare che se vivo in una zona piena di zingari è certo che io mi sentirò a disagio,e magari cambierò domicilio prorio a causa loro,indignato e sempre più stizzito.
Cosa è successo.Il filtro,aiuto per una vita più piacevole,si è rivoltato contro di me,rendendo la mia esistenza un inferno,un fastidio.
Ora è tempo di ascoltare la canzone che mi ha ispirato il titolo...gli immortali Doors...
Bhè,per un anno intero,ragazzi,mi sono tenuto degli occhiali che dire scuri è un eufemismo...attraevano la luce tanto erano neri.
E così è facilissimo sopravvivere,considerando il mondo una landa desolata e prossima alla rovina,prossima al cataclisma ecologico e economico,piena di stronzi che pensano solo al proprio interesse ..ogni tragedia è una scossa di capo e un "l'avevo detto io" ogni folle legge del nostro folle governo un "eh già"..Seduto sul bordo della vita aspettando una fine,o un bel botto finale,almeno!dovunque mi girassi trovavo conferme,e chi non ne trova,se ci prova!le notizie positive?!ormai inutili gocce nell'oceano.
Che fare?mah,per quanto mi riguarda posso ammettere tutto tronfio che andare una ventina di giorni in un posto dove la gente vede la vita in maniera diversa,o sostanzialmente ogni persona se la vive in maniera diversa senza farsi troppi problemi & senza odiarsi l'un l'altra (al minimo tollerandosi,al massimo integrandosi in pieno) mi ha decisamente aiutato.Mi ha fatto capire che c'è dell'altro.
Banale,no?Lo sapevo,lo sappiamo tutti.....altro posto altra vita,certo.
Ma....
Una cosa è saperlo.
Una cosa è provarlo.
Ora ho un bel paio di occhiali multicolor,belli resistenti...nuovi fiammanti.
Mi metto e mi tolgo pregiudizi senza tanti problemi,abbasso e alzo gli occhiali per vedere cosa cambia,uso questa necessaria quanto pericolosa merce con più coscienza.
Non sono di certo un drago,ma è un inizio,no?Sempre meglio di arrivarci a ottant'anni...e odiare ancora di più tutti per l'occasione persa.
Ma per arrivare a questo,devo assolutamente ringraziare voi due,figlioli....
Senza le nostre chiaccherate davanti a una buonissima bottiglia di vino
senza tutti i nostri silenzi più profondi di mille parole
senza tutte le risate e le lacrime
e tutte quelle cose,piccole e grandi che ci hanno unito e accompagnato,
non avrei mai intravisto tutto quello che c'era dietro questa stupenda città e dietro le sue fantastiche attrattive.....
Vi aspetto...vi aspettiamo....
Davide
Io adoro le metafore,se si è notato,e ne ho trovata una pure sta volta, che a mio parere calza perfettamente.
La chiamerei la Sunglasses Theory.
Ognuno di noi utilizza "un qualcosa" per difendersi dagli attacchi esterni,per garantirsi protezione,sicurezza....per sopravvivere insomma.
Questo "qualcosa" è il pregiudizio.
Grazie ad esso possiamo evitare di impazzire,riuscendo a catalogare e a raggruppare categorie di cose che ad analizzarle una ad una passeremmo una vita e mezzo.
Quindi,partendo dalla preistoria,ci si comincia a dire.."tutti i fuochi scottano,stai attento" ,"non mangiare la carne cruda,sbattila sul fuoco,muori meno prima"
...fino ai giorni nostri.....dove i pregiudizi ci servono più per catalogare differenti comportamenti e situazioni,che per situazioni di vita o di morte così abbiamo..."per un colloquio meglio giacca e cravatta","barba sfatta barbone,barba fatta bravo ragazzo","le bionde sono svampite","Ah i terroni","gli zingari sono tutti dei ladri" fino a una delle top ten che è "la vita è sostanzialmente una cacca" . Potrei continuare per una ulteriore vita a elencarne altri.
Riprendendo la mia "teoria",consideriamo i pregiudizi come tanti diversi possibili filtri che mettiamo a degli occhiali immaginari che ogni giorno decidiamo coscientemente (ma molte volte no) di indossare....
Il grande potere di questo strumento rivelerà anche un non indifferente lato oscuro.Cioè l'incapacità di vedere qualcosa di diverso.E il fatto di avere questi filtri confermerà senza remore ogni nostro possibile dubbio.Ad esempio....
Se indosso gli occhiali "zingari ladri" ...un giorno,due,un mese...me ne assuefo,ogni fatto che leggo ne è una conferma,ogni zingaro che incontro è un ladro pronto a mettermi le mani in tasca...e lo temo.o lo odio,che è comunque una forma di paura.
Quindi può capitare che se vivo in una zona piena di zingari è certo che io mi sentirò a disagio,e magari cambierò domicilio prorio a causa loro,indignato e sempre più stizzito.
Cosa è successo.Il filtro,aiuto per una vita più piacevole,si è rivoltato contro di me,rendendo la mia esistenza un inferno,un fastidio.
Ora è tempo di ascoltare la canzone che mi ha ispirato il titolo...gli immortali Doors...
Bhè,per un anno intero,ragazzi,mi sono tenuto degli occhiali che dire scuri è un eufemismo...attraevano la luce tanto erano neri.
E così è facilissimo sopravvivere,considerando il mondo una landa desolata e prossima alla rovina,prossima al cataclisma ecologico e economico,piena di stronzi che pensano solo al proprio interesse ..ogni tragedia è una scossa di capo e un "l'avevo detto io" ogni folle legge del nostro folle governo un "eh già"..Seduto sul bordo della vita aspettando una fine,o un bel botto finale,almeno!dovunque mi girassi trovavo conferme,e chi non ne trova,se ci prova!le notizie positive?!ormai inutili gocce nell'oceano.
Che fare?mah,per quanto mi riguarda posso ammettere tutto tronfio che andare una ventina di giorni in un posto dove la gente vede la vita in maniera diversa,o sostanzialmente ogni persona se la vive in maniera diversa senza farsi troppi problemi & senza odiarsi l'un l'altra (al minimo tollerandosi,al massimo integrandosi in pieno) mi ha decisamente aiutato.Mi ha fatto capire che c'è dell'altro.
Banale,no?Lo sapevo,lo sappiamo tutti.....altro posto altra vita,certo.
Ma....
Una cosa è saperlo.
Una cosa è provarlo.
Ora ho un bel paio di occhiali multicolor,belli resistenti...nuovi fiammanti.
Mi metto e mi tolgo pregiudizi senza tanti problemi,abbasso e alzo gli occhiali per vedere cosa cambia,uso questa necessaria quanto pericolosa merce con più coscienza.
Non sono di certo un drago,ma è un inizio,no?Sempre meglio di arrivarci a ottant'anni...e odiare ancora di più tutti per l'occasione persa.
Ma per arrivare a questo,devo assolutamente ringraziare voi due,figlioli....
Senza le nostre chiaccherate davanti a una buonissima bottiglia di vino
senza tutti i nostri silenzi più profondi di mille parole
senza tutte le risate e le lacrime
e tutte quelle cose,piccole e grandi che ci hanno unito e accompagnato,
non avrei mai intravisto tutto quello che c'era dietro questa stupenda città e dietro le sue fantastiche attrattive.....
Vi aspetto...vi aspettiamo....
Davide
sabato 24 ottobre 2009
Kitchen Confidential
Ovvero
"Come puoi intraprendere un percorso spirituale e capire qualcosa sulla Vita preparando una costata di manzo (gio correggimi se sbaglio termine...) e una di pork di imbarazzanti dimensioni a mezzanotte di un sabato sera pasteggiando con Bloody Mary&Tequila&Bloody Maria (tequila replaces vodka) ascoltando le storie di vita vissuta di un ex surfer che si è vissuto gli anni settanta probabilmente vivendo su una tavola e scendendo ogni tanto per un refill di coffee & cigarettes"
"Come puoi intraprendere un percorso spirituale e capire qualcosa sulla Vita preparando una costata di manzo (gio correggimi se sbaglio termine...) e una di pork di imbarazzanti dimensioni a mezzanotte di un sabato sera pasteggiando con Bloody Mary&Tequila&Bloody Maria (tequila replaces vodka) ascoltando le storie di vita vissuta di un ex surfer che si è vissuto gli anni settanta probabilmente vivendo su una tavola e scendendo ogni tanto per un refill di coffee & cigarettes"
Come al solito la mia capacità di sintesi è oltraggiosa,ricordo ancora le lezioni alle medie in cui mi mettevo a piangere su quell'infernale compito che era riassumere ogni capitolo di "Ecap" (libro sulla pace come si puo intuire mettendo questo schermo davanti a uno specchio o piu' semplicemente leggendo il titolo al contrario)...impiegavo ore e ore a cercare di togliere pezzi a un capitolo...mi sembrava di strappare pezzi di carrozzeria e di motore a una macchina cercando comunque di farla partire....."che la capacità di sintesi bruci tra mille scoppiettii di sofferenza in qualche landa desolata degli inferi" dico io....che senso ha la capacità di sintesi?cominciamo da questo piccolo punto.
E' ovvio che in alcuni campi delle varie colonne portanti della nostra civiltà come matematica,fisica,politica,finanza...ecc ecc,la capacità di sintetizzare,che sia una lunga formula o un discorso politico altrimenti noioso,è del tutto fondamentale....
Quello che ho avuto l'impressione tornando in Italia,invece,è stato che questa capacità,questa "fissazione" di sintetizzare....
di rendere tutto digeribile in pochi secondi,
in pochi click,
in un boccone,
in due frasi,
in un caffè preso in piedi prima di correre al lavoro,
in una veloce e scattante guida per la città in una città piena di gente che la pensa esattamente come voi,
stia contaminandoci...prendendo il sopravvento sulle nostre vite...o senza essere troppo plateali,sulle nostre capacità decisionali...
Stupidamente,se siamo sempre in ritardo,dove va a finire il tempo che riusciamo ogni volta a strappare,a accumulare con tanta fatica?Purtroppo non è un bene che si può stoccare,in attesa di tempi migliori in cui spenderlo...purtroppo...ma questo forse è anche il suo punto di forza.
Ci pone davanti a una scelta,come se il Tempo in persona si siedesse accanto a noi e mi dicesse :
"Bene Davide,come mi vuoi spendere oggi?Guarda,io ho ventiquattrore libere,scegli tu un pò che fare...si ti conosco ormai..il solito?una bella giornata convulsa,oppure accavallata...ti ho già detto che non ti posso aiutare per la faccenda ubiquità..eh si,solo ai piani alti..Alti Alti..."
Il semplice,elementare gesto di andare al lavoro...
1- Prendo la mia macchina,2-4 imprecazioni,20 kilometri percorsi in trenta minuti.
2- Prendo la mia bici,rischio vita e multe,1-2 imprecazioni,16 kilometri percorsi in quarantacinque minuti.
3- Prendo i mezzi,città poco servita ma arrangiamoci,mi leggo un libro,mi ascolto la musica,guida qualcun'altro,no imprecazioni,take it easy,similari kilometri in circa un ora.
Tirando le somme...il guadagno netto che mi ritrovo in mano è di avere un ora in più al giorno da spendere come voglio,magari per rilassarmi,visto che ho passato il resto del tempo a insultare gente in coda...magari leggendo un libro o ascoltando un pò di musica...
come dite?opzione 3?Il cerchio si chiude.
Potrei giustificare l'uso della macchina con una tonnellata di motivi che chiamerei "scuse",come la possibilità di andare dove voglio (e di parcheggiare dove voglio?),di essere veloce in caso di emergenze o di imprevisti (2-3 in un anno?),di essere libero da vincoli (ne sei realmente sicuro o è solo una catena placcata oro?).
Questo è uno dei tanti esempi che posso fare su come la nostra vita sia disciplinata e costruita sulla nostra fame di tempo,e sui nostri modi per sfamarcene.
Fast food o una bella trattoria?Sushi o polenta e salsicce?Il segreto sta nel mix,e nell'essere consci della scelta che stiamo facendo,evitando di farci travolgere dalla stessa...semplice,vero? ;)
Alla fine non ho parlato neanche una riga dell'amico Tod e delle esperienze che ci ha trasmesso mentre preparava il barbecue starnutendo sullo stesso asciugamano che usava per tamponare la carne (un ringraziamento a Monica che non è svenuta anzi ha annotato sul suo notes tra le varie spezie anche "tossire sulla carne prima della cottura" ;) )...ne avrò il tempo,spero!
Ma diciamo,quello che mi ha trasmesso lui e la città che mi ha ospitato è stata una traccia,un piccolo percorso da seguire in questa jungla di asfalto...e mi andava di dirvela,priva di esagerazioni o di entusiastiche descrizioni di quanto è figo vivere lì...parlando si tende a generalizzare,a appiattire anche bei pensieri,a contestualizzare...qui nessuno interrompe...ahh!
Un bacio forte ai due pionieri che mi mancano ogni giorno di più....buona ohau e buon goodbye a SF...o buon see you later....vi voglio bene...
Davide
E' ovvio che in alcuni campi delle varie colonne portanti della nostra civiltà come matematica,fisica,politica,finanza...ecc ecc,la capacità di sintetizzare,che sia una lunga formula o un discorso politico altrimenti noioso,è del tutto fondamentale....
Quello che ho avuto l'impressione tornando in Italia,invece,è stato che questa capacità,questa "fissazione" di sintetizzare....
di rendere tutto digeribile in pochi secondi,
in pochi click,
in un boccone,
in due frasi,
in un caffè preso in piedi prima di correre al lavoro,
in una veloce e scattante guida per la città in una città piena di gente che la pensa esattamente come voi,
stia contaminandoci...prendendo il sopravvento sulle nostre vite...o senza essere troppo plateali,sulle nostre capacità decisionali...
Stupidamente,se siamo sempre in ritardo,dove va a finire il tempo che riusciamo ogni volta a strappare,a accumulare con tanta fatica?Purtroppo non è un bene che si può stoccare,in attesa di tempi migliori in cui spenderlo...purtroppo...ma questo forse è anche il suo punto di forza.
Ci pone davanti a una scelta,come se il Tempo in persona si siedesse accanto a noi e mi dicesse :
"Bene Davide,come mi vuoi spendere oggi?Guarda,io ho ventiquattrore libere,scegli tu un pò che fare...si ti conosco ormai..il solito?una bella giornata convulsa,oppure a
Il semplice,elementare gesto di andare al lavoro...
1- Prendo la mia macchina,2-4 imprecazioni,20 kilometri percorsi in trenta minuti.
2- Prendo la mia bici,rischio vita e multe,1-2 imprecazioni,16 kilometri percorsi in quarantacinque minuti.
3- Prendo i mezzi,città poco servita ma arrangiamoci,mi leggo un libro,mi ascolto la musica,guida qualcun'altro,no imprecazioni,take it easy,similari kilometri in circa un ora.
Tirando le somme...il guadagno netto che mi ritrovo in mano è di avere un ora in più al giorno da spendere come voglio,magari per rilassarmi,visto che ho passato il resto del tempo a insultare gente in coda...magari leggendo un libro o ascoltando un pò di musica...
come dite?opzione 3?Il cerchio si chiude.
Potrei giustificare l'uso della macchina con una tonnellata di motivi che chiamerei "scuse",come la possibilità di andare dove voglio (e di parcheggiare dove voglio?),di essere veloce in caso di emergenze o di imprevisti (2-3 in un anno?),di essere libero da vincoli (ne sei realmente sicuro o è solo una catena placcata oro?).
Questo è uno dei tanti esempi che posso fare su come la nostra vita sia disciplinata e costruita sulla nostra fame di tempo,e sui nostri modi per sfamarcene.
Fast food o una bella trattoria?Sushi o polenta e salsicce?Il segreto sta nel mix,e nell'essere consci della scelta che stiamo facendo,evitando di farci travolgere dalla stessa...semplice,vero? ;)
Alla fine non ho parlato neanche una riga dell'amico Tod e delle esperienze che ci ha trasmesso mentre preparava il barbecue starnutendo sullo stesso asciugamano che usava per tamponare la carne (un ringraziamento a Monica che non è svenuta anzi ha annotato sul suo notes tra le varie spezie anche "tossire sulla carne prima della cottura" ;) )...ne avrò il tempo,spero!
Ma diciamo,quello che mi ha trasmesso lui e la città che mi ha ospitato è stata una traccia,un piccolo percorso da seguire in questa jungla di asfalto...e mi andava di dirvela,priva di esagerazioni o di entusiastiche descrizioni di quanto è figo vivere lì...parlando si tende a generalizzare,a appiattire anche bei pensieri,a contestualizzare...qui nessuno interrompe...ahh!
Un bacio forte ai due pionieri che mi mancano ogni giorno di più....buona ohau e buon goodbye a SF...o buon see you later....vi voglio bene...
Davide
Iscriviti a:
Post (Atom)