giovedì 29 ottobre 2009

This is the end...or a new Beginning!?It's only up to us...

Consiglio la lettura sentendo la musica di questo video...il video non è importante,ascoltate..molto relaxing....





Già...pare proprio che stiamo arrivando agli sgoccioli,miei amati compagni di avventure..Tempo di pensieri,di "Tirare le somme",tempo di sorprendersi,di sospendersi...

Appena il mio aereo aveva toccato ballonzolando il caldo asfalto di San Francisco ho sentito la mia compagna di volo(una simpatica californiana della Napa valley) sussurrare "here we are,back to reality"...

...una frase che mi è rimasta impressa,perchè in quel momento avevo pensato a me stesso,dopo venti giorni di SF,atterrare nelle nebbie milanesi ripetendola...
Ognuno di noi ha la sua "reality",everyone has a place called home.
Per tutti noi il ritorno alla normalità,che sia da una grigliata fuori milano, da una bella vacanza o da un anno intero via ,è qualcosa che è facile vedere come un ritorno al grigiume,alla piattezza,alla fine dei giochi,a un "tornare con i piedi per terra"
...uè qui mica siamo a SF,la cicca della sigaretta cosa la butti nel cestino a fare,guarda a terra....uè togliti il berretto,sempre incollato alla testa che ti sei portato da San Francisco,mica è carnevale...eh magari in America ti sorrideranno per strada,provaci qui..o ti prendono per gay,o per pazzo...sveglia!
Bhe sapete che rispondo?
SVEGLIA TU!!!

Io adoro le metafore,se si è notato,e ne ho trovata una pure sta volta, che a mio parere calza perfettamente.
La chiamerei la Sunglasses Theory.

Ognuno di noi utilizza "un qualcosa" per difendersi dagli attacchi esterni,per garantirsi protezione,sicurezza....per sopravvivere insomma.
Questo "qualcosa" è il pregiudizio.
Grazie ad esso possiamo evitare di impazzire,riuscendo a catalogare e a raggruppare categorie di cose che ad analizzarle una ad una passeremmo una vita e mezzo.
Quindi,partendo dalla preistoria,ci si comincia a dire.."tutti i fuochi scottano,stai attento" ,"non mangiare la carne cruda,sbattila sul fuoco,muori meno prima"
...fino ai giorni nostri.....dove i pregiudizi ci servono più per catalogare differenti comportamenti e situazioni,che per situazioni di vita o di morte così abbiamo..."per un colloquio meglio giacca e cravatta","barba sfatta barbone,barba fatta bravo ragazzo","le bionde sono svampite","Ah i terroni","gli zingari sono tutti dei ladri" fino a una delle top ten che è "la vita è sostanzialmente una cacca"
. Potrei continuare per una ulteriore vita a elencarne altri.
Riprendendo la mia "teoria",consideriamo i pregiudizi come tanti diversi possibili filtri che mettiamo a degli occhiali immaginari che ogni giorno decidiamo coscientemente (ma molte volte no) di indossare....
Il grande potere di questo strumento rivelerà anche un non indifferente lato oscuro.Cioè l'incapacità di vedere qualcosa di diverso.E il fatto di avere questi filtri confermerà senza remore ogni nostro possibile dubbio.Ad esempio....
Se indosso gli occhiali "zingari ladri" ...un giorno,due,un mese...me ne assuefo,ogni fatto che leggo ne è una conferma,ogni zingaro che incontro è un ladro pronto a mettermi le mani in tasca...e lo temo.o lo odio,che è comunque una forma di paura.
Quindi può capitare che se vivo in una zona piena di zingari è certo che io mi sentirò a disagio,e magari cambierò domicilio prorio a causa loro,indignato e sempre più stizzito.
Cosa è successo.Il filtro,aiuto per una vita più piacevole,si è rivoltato contro di me,rendendo la mia esistenza un inferno,un fastidio.

Ora è tempo di ascoltare la canzone che mi ha ispirato il titolo...gli immortali Doors...


Bhè,per un anno intero,ragazzi,mi sono tenuto degli occhiali che dire scuri è un eufemismo...attraevano la luce tanto erano neri.
E così è facilissimo sopravvivere,considerando il mondo una landa desolata e prossima alla rovina,prossima al cataclisma ecologico e economico,piena di stronzi che pensano solo al proprio interesse ..ogni tragedia è una scossa di capo e un "l'avevo detto io" ogni folle legge del nostro folle governo un "eh già"..Seduto sul bordo della vita aspettando una fine,o un bel botto finale,almeno!dovunque mi girassi trovavo conferme,e chi non ne trova,se ci prova!le notizie positive?!ormai inutili gocce nell'oceano.
Che fare?mah,per quanto mi riguarda posso ammettere tutto tronfio che andare una ventina di giorni in un posto dove la gente vede la vita in maniera diversa,o sostanzialmente ogni persona se la vive in maniera diversa senza farsi troppi problemi & senza odiarsi l'un l'altra (al minimo tollerandosi,al massimo integrandosi in pieno) mi ha decisamente aiutato.Mi ha fatto capire che c'è dell'altro.
Banale,no?Lo sapevo,lo sappiamo tutti.....altro posto altra vita,certo.
Ma....
Una cosa è saperlo.
Una cosa è provarlo.

Ora ho un bel paio di occhiali multicolor,belli resistenti...nuovi fiammanti.
Mi metto e mi tolgo pregiudizi senza tanti problemi,abbasso e alzo gli occhiali per vedere cosa cambia,uso questa necessaria quanto pericolosa merce con più coscienza.
Non sono di certo un drago,ma è un inizio,no?Sempre meglio di arrivarci a ottant'anni...e odiare ancora di più tutti per l'occasione persa.

Ma per arrivare a questo,devo assolutamente ringraziare voi due,figlioli....

Senza le nostre chiaccherate davanti a una buonissima bottiglia di vino

senza tutti i nostri silenzi più profondi di mille parole

senza tutte le risate e le lacrime

e tutte quelle cose,piccole e grandi che ci hanno unito e accompagnato,

non avrei mai intravisto tutto quello che c'era dietro questa stupenda città e dietro le sue fantastiche attrattive.....



Vi aspetto...vi aspettiamo....

Davide





sabato 24 ottobre 2009

Kitchen Confidential

Ovvero
"Come puoi intraprendere un percorso spirituale e capire qualcosa sulla Vita preparando una costata di manzo (gio correggimi se sbaglio termine...) e una di pork di imbarazzanti dimensioni a mezzanotte di un sabato sera pasteggiando con Bloody Mary&Tequila&Bloody Maria (tequila replaces vodka) ascoltando le storie di vita vissuta di un ex surfer che si è vissuto gli anni settanta probabilmente vivendo su una tavola e scendendo ogni tanto per un refill di coffee & cigarettes"

Come al solito la mia capacità di sintesi è oltraggiosa,ricordo ancora le lezioni alle medie in cui mi mettevo a piangere su quell'infernale compito che era riassumere ogni capitolo di "Ecap" (libro sulla pace come si puo intuire mettendo questo schermo davanti a uno specchio o piu' semplicemente leggendo il titolo al contrario)...impiegavo ore e ore a cercare di togliere pezzi a un capitolo...mi sembrava di strappare pezzi di carrozzeria e di motore a una macchina cercando comunque di farla partire....."che la capacità di sintesi bruci tra mille scoppiettii di sofferenza in qualche landa desolata degli inferi" dico io....che senso ha la capacità di sintesi?cominciamo da questo piccolo punto.

E' ovvio che in alcuni campi delle varie colonne portanti della nostra civiltà come matematica,fisica,politica,finanza...ecc ecc,la capacità di sintetizzare,che sia una lunga formula o un discorso politico altrimenti noioso,è del tutto fondamentale....
Quello che ho avuto l'impressione tornando in Italia,invece,è stato che questa capacità,questa "fissazione" di sintetizzare....
di rendere tutto digeribile in pochi secondi,
in pochi click,
in un boccone,
in due frasi,
in un caffè preso in piedi prima di correre al lavoro,
in una veloce e scattante guida per la città in una città piena di gente che la pensa esattamente come voi,
stia contaminandoci...prendendo il sopravvento sulle nostre vite...o senza essere troppo plateali,sulle nostre capacità decisionali...
Stupidamente,se siamo sempre in ritardo,dove va a finire il tempo che riusciamo ogni volta a strappare,a accumulare con tanta fatica?Purtroppo non è un bene che si può stoccare,in attesa di tempi migliori in cui spenderlo...purtroppo...ma questo forse è anche il suo punto di forza.
Ci pone davanti a una scelta,come se il Tempo in persona si siedesse accanto a noi e mi dicesse :

"Bene Davide,come mi vuoi spendere oggi?Guarda,io ho ventiquattrore libere,scegli tu un pò che fare...si ti conosco ormai..il solito?una bella giornata convulsa,oppure accavallata...ti ho già detto che non ti posso aiutare per la faccenda ubiquità..eh si,solo ai piani alti..Alti Alti..."

Il semplice,elementare gesto di andare al lavoro...
1- Prendo la mia macchina,2-4 imprecazioni,20 kilometri percorsi in trenta minuti.
2- Prendo la mia bici,rischio vita e multe,1-2 imprecazioni,16 kilometri percorsi in quarantacinque minuti.
3- Prendo i mezzi,città poco servita ma arrangiamoci,mi leggo un libro,mi ascolto la musica,guida qualcun'altro,no imprecazioni,take it easy,similari kilometri in circa un ora.

Tirando le somme...il guadagno netto che mi ritrovo in mano è di avere un ora in più al giorno da spendere come voglio,magari per rilassarmi,visto che ho passato il resto del tempo a insultare gente in coda...magari leggendo un libro o ascoltando un pò di musica...
come dite?opzione 3?Il cerchio si chiude.
Potrei giustificare l'uso della macchina con una tonnellata di motivi che chiamerei "scuse",come la possibilità di andare dove voglio (e di parcheggiare dove voglio?),di essere veloce in caso di emergenze o di imprevisti (2-3 in un anno?),di essere libero da vincoli (ne sei realmente sicuro o è solo una catena placcata oro?).

Questo è uno dei tanti esempi che posso fare su come la nostra vita sia disciplinata e costruita sulla nostra fame di tempo,e sui nostri modi per sfamarcene.
Fast food o una bella trattoria?Sushi o polenta e salsicce?Il segreto sta nel mix,e nell'essere consci della scelta che stiamo facendo,evitando di farci travolgere dalla stessa...semplice,vero? ;)

Alla fine non ho parlato neanche una riga dell'amico Tod e delle esperienze che ci ha trasmesso mentre preparava il barbecue starnutendo sullo stesso asciugamano che usava per tamponare la carne (un ringraziamento a Monica che non è svenuta anzi ha annotato sul suo notes tra le varie spezie anche "tossire sulla carne prima della cottura" ;) )...ne avrò il tempo,spero!
Ma diciamo,quello che mi ha trasmesso lui e la città che mi ha ospitato è stata una traccia,un piccolo percorso da seguire in questa jungla di asfalto...e mi andava di dirvela,priva di esagerazioni o di entusiastiche descrizioni di quanto è figo vivere lì...parlando si tende a generalizzare,a appiattire anche bei pensieri,a contestualizzare...qui nessuno interrompe...ahh!

Un bacio forte ai due pionieri che mi mancano ogni giorno di più....buona ohau e buon goodbye a SF...o buon see you later....vi voglio bene...

Davide




mercoledì 21 ottobre 2009

For Today I am a Child...



Riprendo con umilità il titolo di una canzone di Antony and the Johnsons anche perchè in questi tempi bui e fatti di tanto machismo e individualismo bisogna avere coraggio per ammettere che a volte le lacrime ti escono come un dannatissimo fiume in piena e ti senti cosi' stupido felice scosso libero assurdamente e dolorosamente vivo...ed è cosi che mi sento ora...un bambino.
Non un bambino a cui è stato tolto il giocattolo preferito del momento...ma come un bambino che se ne strafrega che piangere non è una cosa da uomini...perchè non lo è.E forse perchè non lo sarà mai.
Perchè è ancora capace di farsi sorprendere, di farsi venire la pelle d'oca, di rimanere a bocca a perta che poi si accorge di avere la mascella quasi a terra,e nel suo piccolo ha tanta paura che tutte le cose vissute si perdano nel tempo e nello spazio...come lacrime nella pioggia... (adoro Blade Runner)...
Non è cosi,per fortuna.Se riusciamo a lasciare vivo il ricordo,se riusciamo a imparare che niente è eterno ma le idee e quello che è stato lo sono e lo saranno fino a che il mondo non verrà inglobato da un'ameba spaziale nel 2012,come avvisavano a chiare lettere tutti i bus e i cartelloni pubblicitari a SF...
Mi vengono flashback casuali di una città che sprizza vita,te la spruzza addosso come lime nel guacamole (oddio il guacamole di gio ) e tu non ci puoi fare niente..
Come fai a non rimanere sorpreso se in pieno centro c'è un enorme murales con scritto VERITA' a lettere cubitali che ti fa quasi rischiare di cadere in uno di quei tombini da film che sputano fuori vapore tanto sei ammaliato...come fai a fare il milanesotto uè uè guardo solo avanti quando camminando la gente ti sorride senza un perchè tant'è che le prime volte che succede ti giri dietro e pensi che quello/quella sia uscito di testa..e poi ci arrivi piano piano da solo a capire che magari il fesso sei tu,a non avere capito che fare un sorriso non costa niente e ti può cambiare la giornata...possono sembrare "le frasi zen che trovi sui cereali vitasnella",ma non voglio fare il banale,provate anche a casa,maledizione.
Come fai a non rimanere sorpreso quando sei sul Muni (pulmann) e un giovinastro prende in giro un veterano che è purtroppo caduto in miseria e in suo soccorso (piu che altro del giovinastro,cavolo di strafatto,che rischiava di diventare una frittella e che avrebbe dato una nuova tinta rosso fiammante alla mia maglietta,visto che gli ero accanto) ne arriva un altro che gli ricorda come alcune cose non contino meno di una virgola quando loro sono riusciti a portare la pellaccia a casa...che conta se ora hanno solo un sacchetto di plastica con un frutto come medaglia al valore....miseria e nobiltà d'animo..cose difficili da trovare in una città cosi piena di attrattive che puoi fare finta che non ci siano tanti homeless in giro.E mi prendo il vanto che siano cose difficili da vedere.Basta alzare il volume dell'ipod,fare una telefonata,guardare da un'altra parte.San Francisco è anche miseria,ma vissuta da chi la vive con un sorriso.Forse la percezionde di una libertà totale,che i tanti colletti bianchi temono e odiano tanto....
Ora è quasi ora di andare al lavoro per me...sarà un interessante esperimento sociale relazionarmi di nuovo con l'italianità a volte vomitevolmente volgare aggiungendoci un jet lag abbastanza impressionante...
ma se mi guardo un pò dentro,ci sono Gio e Moni che si sbracciano con cartello al neon grosso come l'insegna di pink's con scritto "TAKE IT EASY"

Vi voglio un oceano pacifico di bene figlioli....a presto,ma neanche tanto...godetevi i frutti di tante fatiche....sono tanto fiero di voi


martedì 20 ottobre 2009

Oh,FatherFrac.




"We Are not in America,we are in California.We are not in California,we are in San Francisco."

E' proprio cosi' che Alex (soprannominato SmartAlex,che qui in Amerriga dire a qualcuno " you are a SmartAss " vuol dire un poco "sei una cavolo di Treccani ambulante un po' boriosa,ma giusto un poco...cosi' smartAss diviene smartAlex) ha descritto in una sola frase la pura essenza di cui e' fatta questa citta'..
...non sto dicendo questa fantastica,assurda,sempre nuova a ogni angolo,viva,lucente,nebulosa...
Sto solo dicendo " questa citta' ", perche' so che aggiungere aggettivi positivi e adoranti non farebbe che farmi cadere nella solita vecchia trappola del Turista Affascinato....che,tornato dal suo viaggio dalla lontana America,si siederebbe davanti a una Italianissima birra intorno ai suoi Italianissimi amici e comincerebbe a snocciolare quanto
"Oh mio Dio ragazzi laggiu' e' tutto stupendo,li' si' che sanno come deve essere vissuta la vita,li' il cielo e' piu' blu, l'erba piu' verde, l'oceano fa una pippa a quel catino del mediterraneo, gli hamburgher sono grossi come un neonato e puoi scegliere se lo vuoi al sangue o ben cotto,ti ci ficcano dentro una pepita di avocado splendente come uno smeraldo e una cipolla morbida come seta,se vai al supermercato ci sono ottantadue mila tipi diversi di verdura,cose mai viste,patate gialle rosse bianche dolci o arancioni,il latte te lo vendono dentro i fustini dove tu metteresti la benzina,i gay non vengono picchiati per strada anzi hanno una festa tutta loro in cui possono andare col finferlo per aria e i cop tanto temuti si fanno una risata sotto i loro cop-baffi,qui ci sono i Blue Angels che sfrecciano con i loro aerei supersonici Mac3 sopra la tua testa e tra i grattacieli mentre soreseggi te' e ti mangi patatine all'aglio (piu' aglio che patatine ma vabbe' fa bene alla circolazione) ah e se ti scappa di fare la pipi' non devi cercare un albero o il primo angolo tra un edificio e un altro,ci sono i bagni temporanei ma il bello e' che la gente si METTE IN CODA e attende il suo turno e non devi conoscere il figlio del nipote del fottuto sindaco per farti una sana pisciata,e anzi hanno anche i LAVANDINI temporanei,qui fanno le parate dell'Orgoglio Italiano dove Americani fino al midollo millantano una seppur minima parentela col BelPaese perche' li essere Italiano e' una cosa di cui andare fieri,laggiu' se fai un barbecue nel tuo backyard e inviti una trentina di persone e il tuo vicino di casa vecchio come il cucco se ne accorge dopo tre ore non chiama i carabinieri urlando all'attentato alla privacy ma sapete cosa fa?si unisce a voi,prende il primo bicchiere di vino che qualcuno gli versa,e collassa sulla prima sedia che trova,e sempre in quel party ti puo' capitare di sentirti temporaneamente al centro dell'universo,perche' senti parlare inglese con accenti russi,francesi,messicani,italiani,giapponesi,peruviani,inglesi stessi,accenti di los angeles....lo sapete ragazzi miei belli perche'?"

BECAUSE THIS IS SAN FRANCISCO.full stop.


Questo e' quello che direbbe il nostro caro Turista Affascinato.
Ma io non sono lui,grazie al cielo....perche'?
Perche' nel suo affanno di raccontare quanto sia stupendo un posto visitato in vacanza (e quindi gia' di per se' stupendo) si e' dimenticato di raccogliere quello che quella stupenda Citta' gli stava dando...
La sua anima sara' anche fatta di enormi grattacieli,di cemento,acciaio e vetro,di stupende manifestazioni,di eccellenti cibi,di situazioni grottesche,di venti forti e di nebbie veloci,di panorami cosi' aperti che ti ci potresti perdere per giorni...
Ma sono le persone la cosa piu' importante.Ed e' lui stesso il motore di tutto cio'.
Venire qui in America per me e' stato molto simile a prendere la bicicletta in una stupenda mattinata di Ottobre e affrontare una delle tante colline che formano San Francisco....e' stata all'inizio una difficile salita,fatta da un anno di fatiche e di sofferenze.....ma in qualche maniera,grazie alla mia forza e alla pazienza chi mi e' stato veramente vicino,sono arrivato in cima.Da li' ragazzi il panorama non e' facilmente descrivibile...e' un nodo alla gola che ti scende fino allo stomaco...ed e' li che per me e' iniziata la vacanza.dal fottuto primo secondo che sono sceso dall'aereo.
Ma e' proprio questo il segreto.Riesci a vedere tutto dall'alto.Riesco a vedere Milano,riesco a vedere tutti le piccole secche della vita dove ci si puo' arenare per mesi o anni,vedo tutti i "lo faro' domani" o tutti i "che il mondo possa bruciare all'inferno,ci sono prima io",si vede proprio tutto.E quindi,se si ha un minimo di sale in zucca,si possono trarre le proprie conclusioni,e oltre a mettere mezzo kilotone di magliette fiche da mettere al pub di trezzano sul naviglio ci metti anche una scatola di "voglia di cambiare " o un fustino di " sorridere a qualcuno che non conosci e mai conoscerai ti puo' cambiare la giornata" o ancora un bel tubetto di "non avete ancora visto che cosa maledizione posso farvi vedere se solo aprissi di piu' il mio cuore".
E quindi prendi la tua immaginaria bici e cominci a scendere giu' per la collina,mentre il vento ti soffia forte nei capelli e senti che per quanto il tempo stia scorrendo a una velocita' raccapricciantemente folle tu non ti sei mai sentito piu' vivo e felice di esserlo...e vedi piano piano che il tuo panorama si restringe,non vedi piu' tutto distintamente,ma ne hai il nitido ricordo.Sai cosa fare.hai visto dove devi virare per evitare quello scoglio,lo sai come mai ti e' capitato nella vita.
Ed eccomi qui,a poche ore dalla partenza,mentre tutto gira vorticosamente nel suo valzer fatto di ore che scorrono a velocita' atomiche,e di bicchieri di tequila oltraggiosamente pieni.....
ridendo,piangendo,vivendo.

Vi voglio tanto bene ragazzi...tanto.

Davide